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2 Giu

7 motivi per visitare la Reggia di Caserta

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Tanti motivi per visitare la fantastica Reggia di Caserta!

La Reggia di Caserta o Palazzo Reale è l’ultima superba espressione di barocco italiano.
Nel 1752 Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia ordina la costruzione di una nuova capitale amministrativa a Caserta, lontana dalla città partenopea in modo da proteggerla dagli eventuali attacchi provenienti dal mare.
Il palazzo reale doveva competere con quello di Versailles e Schombrunn a Vienna. Affida l’incarico all’architetto e scenografo Luigi Vanvitelli, che non vedrà mai la sua opera finita. Nel 1997 l’Unesco ha dichiarato la Reggia di Caserta, Patrimonio dell’Umanità.

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7 motivi per visitare la Reggia di Caserta:

1. Appena entrati nel bellissimo palazzo, si rimane letteralmente storditi dalle dimensioni; tutto è grande, imponente, e tutto ti lascia senza parole, si rimane sbigottiti, sbalorditi, spaesati e chi più ne ha più ne metta. La cosa migliore è riuscire a visitarla in giorni non affollati così da poter godere appieno la magnificenza di questo palazzo e del suo parco. Nel cuore della Reggia si accede ai piani superiori grazie al colossale Scalone d’Onore, set cinematografico per diversi film importanti quali Angeli e Demoni, Mission Impossible III, Star Wars episodi I e II, Io speriamo che me la cavo.

2. Gli appartamenti di rappresentanza

Le stanze sono enormi e altissime ti senti un vero lillipuziano, arredate con affreschi e tappezzerie, impreziosite da consolle, statue e orologi particolari, dai soffitti pendono enormi lampadari in bronzo dorati.
Degna di nota è la Sala del Trono: una stanza immensa, riccamente decorata, spiccano il bianco e l’oro, come il trono regale, che dal fondo della sala appare quasi irraggiungibile. Sulla volta Gennaro Maldarelli realizzò un affresco che rievoca la cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione della Reggia. Qui i sovrani ricevevano gli ambasciatori, le delegazioni ufficiali, vi si amministrava la giustizia del Re e si tenevano i balli di corte.

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3. Gli appartamenti privati

Osserviamo oggetti di uso quotidiano come letti a baldacchino e non, culle, armadi, scrivanie, camini, modelli lignei di giostre, navi, altalene e un tavolo da biliardo. Incuriosisce la presenza di un ascensore chiamato “sedia volante” progettetato da Gaetano Genovese con accanto un modello in scala del sistema meccanico. Novità dell’epoca e un privilegio che pochi si potevano permettere è la vasca da bagno in granito con acqua corrente, che troviamo nel bagno del sovrano. Sempre in quest’ambiente spicca una sfarzosa toeletta in marmo di Carrara, su cui sono scolpite anfore e fiori. Più piccolo e intimo, ma sempre lussuosamente decorato è il bagno della Regina, caratterizzato da sapienti giochi di specchi, che le rendevano possibile guardare il cortile e l’anticamera senza essere disturbata. Leggenda vuole che lo facesse per non essere scoperta dal Re quando era in compagnia degli amanti. Altra curiosità quì rinvenuta è il primo bidet, si narra che quando i Savoia arrivarono nel Regno delle Due Sicilie non sapendo cosa fosse e dovendolo inserire nell’inventario dei beni ritrovati nella Reggia scrissero “strano oggetto a forma di chitarra“.

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4. Il presepe reale

A Napoli si associa il presepe e anche qui non poteva mancare, alla sua realizzazione parteciparono non solo gli artisti e gli artigiani, ma tutta la corte. Anche le dame e le principesse si occuparono di confezionare gli abiti per i pastori, quest’opera è una vera testimonianza degli usi e costumi dell’epoca.

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5. Il parco reale

Il parco reale è un tipico esempio di giardino all’italiana, con vasti prati, aiuole squadrate e, soprattutto, un trionfo di giochi d’acqua. S’incontrano diverse fontane. La più celebrata è certamente la Fontana di Diana e Atteone; Atteone è il cacciatore trasformato in cervo e sbranato dai suoi stessi cani per aver violato l’intimità della Dea. Il parco è lungo 3 km, visitarlo a piedi è faticoso, è possibile facilitare il percorso utilizzando la navetta, facendo un giro in carrozza o noleggiando una bicicletta.

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6. La castelluccia

Castello piccolissimo circondato da un suggestivo corso d’acqua. Si tratta del luogo in cui il giovane Ferdinando di Borbone veniva addestrato alla tecniche di guerra. La castelluccia si trova sul lato sinistro del parco e purtroppo non è visitabile internamente. Vale comunque la pena visitarla dall’esterno.

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7. Il giardino inglese

Voluto dalla regina Maria Carolina e realizzato da Carlo Vanvitelli insieme al botanico inglese John Andrew Graefer. Corsi d’acqua, laghetti, fontane e cascate, false isolette con finti ruderi, fiori di loto, paesaggi che vi catapulteranno in un quadro di Monet. I Borbone vollero anche ricostruire alcuni ambienti di Pompei, che proprio in quegli anni veniva riscoperta. Così furono portati dei pezzi originali e si ricreò una parte della città proprio come appariva durante gli scavi. Ci riferiamo al Criptoportico caratterizzato da crolli e spaccature. Il giardino presenta la suggestiva scultura de Il bagno di Venere.

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Dunque consigliamo vivamente di visitare la Reggia di Caserta e le sue infinite bellezze. Tornerete a casa sicuramente stanchi, ma arricchiti dentro.

Cristina Gragnaniello

Staff
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