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7 Dic

Narcisista patologico: domande e risposte

La psicologia è un campo decisamente minato dove basta un piccolo scivolone in termini di analisi e comprensione per sbagliare giudizio o sentenza su di una persona.

Le personalità più complesse e aperte allo stesso tempo sono tra le più studiate in assoluto e maggiormente affascinanti sul piano strettamente professionale. Il narcisista patologico rientra in quella categoria di persone difficili da inquadrare allo stato attuale anche perché è spesso manipolatore.

Quando un narcisista chiude definitivamente?
Vi rientrano tutte quelle persone che hanno manie di onnipotenza e autostima. Pensano di essere superiori agli altri e godono nel causare, allo stesso tempo, disagio a chi li circonda.

Si parte dal presupposto che una persona narcisista patologica abbia bisogno di qualcuno al proprio fianco per poter esplicare al meglio questa tendenza psicanalitica. Se non ha questa persona rischia di andare in crisi e di compromettere irrimediabilmente la sua personalità e il suo vissuto.

Soprattutto quando c’è una relazione in atto dove si evidenziano particolari problemi di natura comunicativa e gestionale, difficilmente sarà il narcisista patologico a chiudere questa relazione e a lasciar andare la persona che ha al suo fianco. Tutt’altro.

Il suo scopo, paradossalmente, è quello di tenere a sé quella persona, a testimonianza di una dipendenza vera e propria che ne deriva. Sostanza ed esigenza allo stesso tempo.

Immagine di proprietà di Ragazze.it

Per questo motivo, l’allontanamento del narcisista risulta essere un fenomeno piuttosto raro, ma quando succede è perché c’è qualcun altro in ballo. Le qualità seduttive sono assolutamente riconosciute a questo tipo di soggetti, i quali necessitano di trovare un’altra vittima potenziale per potersi aprire su un altro fronte.

Tuttavia, è possibile che si allontani definitivamente nel momento in cui dall’altra parte riscontra o si scontra, dipende dai punti di vista, con atteggiamenti forti, indipendenti e sovrastanti. Questo perché diminuisce il potere che gli si attribuisce e aumenta, nel contempo, il potere della controparte. Un controbilanciamento che penalizza il narcisista e favorisce una rottura definitiva di un rapporto.

La manipolazione viene meno e c’è una realizzazione del sé che manda in crisi il manipolatore stesso. Le persone più forti e sicure di sé, in buona sostanza, spaventano il narcisista patologico, il quale tenderà ad allontanarsi in modo più

marcato in questo tipo di casi. Il fattore emotivo, dunque, gioca un ruolo determinante.

Quando un narcisista si arrende?
Alla rassegnazione di un rapporto ormai concluso può susseguirsi, dalla parte del narcisista patologico, la voglia o la costrizione, a seconda dei casi, di arrendersi davanti all’evidenza.

La resa dei conti si ha quando si parla chiaramente con il proprio partner. Metterlo con le spalle al muro è un buon modo per costringerlo alla resa. I narcisisti non amano essere contraddetti o rinnegati nella loro natura.

Essendo tendenzialmente una persona priva di empatia e di senso critico per se stesso, non può capire dall’altra parte le sensazioni devastanti che si stanno provando all’interno di un rapporto. La chiarezza e l’evidenza in “flagrante” dei fatti sono due concetti che determinano un minor potere assoluto del narcisista sulla persona manipolata.

Quando il narcisista ti vede forte?
La figura del narcisista può ritrovarsi in grossa difficoltà nel momento in cui si trova davanti a sé una persona forte e determinata, che non si lascia sopraffare facilmente. Componenti che possono mandarlo letteralmente in confusione.

Le sue reazioni possono essere svariate, a partire da una sorta di manipolazione emotiva. Si svolge attraverso la vittimizzazione di sé stesso rispetto all’altro. Succede quando si fanno ricadere le colpe del proprio narcisismo sull’altra persona, determinando una vera e propria forma di ricatto, estorsione emotiva. In questo modo l’obiettivo è aumentare il senso di colpa altrui e tenere quella persona stretta a sé.

Forme ancora più incisive di reazione riguardano le provocazioni. Il narcisista ama provocare, soprattutto in questi casi. Cercano di suscitare rabbia e indignazione, a tal punto da destabilizzare la persona e farla passare, secondo la loro visione, dalla parte del torto. Così non fanno altro che sminuire costantemente la persona e aumentare, nel contempo, la propria autostima.

Quando un narcisista si innamora davvero?
Il narcisista si innamora davvero solamente quando dall’altra parte riscontra una persona che gli possa provocare effetti di gratificazione personale perenne. Lo scopo è di soddisfare la sete di se stesso più che il bisogno dell’altro. Si innamora tipicamente di quelle persone che lo fanno sentire unico e lo esaltano in maniera costante e continuativa.

Immagine di proprietà di Ragazze.it

Difficilmente potrà intraprendere un rapporto in questa direzione quando si ritrova a

doversi confrontare con una personalità concentrata maggiormente su se stesso. Questo perché deve condurre lui il gioco.

Il partner deve essere qualcuno che abbia bisogno di lui e che senta la sua presenza come indispensabile nella sua vita. Il presupposto fondamentale da sapere, in ogni caso, è che il narcisista non sa amare, dunque produce un tipo di relazione sbilanciata, per forza di cose, con il partner.

Come riconoscere un narcisista?

È la domanda da un milione di dollari che tutti si fanno, ma a cui si fa fatica a rispondere se non si è del mestiere. Una domanda che serve per liberarsi dalle relazioni tossiche. Un narcisista lo si riconosce, prima di tutto, dall’amore verso se stesso. Un primo segnale chiaro ed inequivocabile si ha quando concentra tutte le attenzioni su di sé, sminuendo gli altri, il mondo che lo circonda ed esaltando semplicemente se stesso con i suoi tratti. Si dice che, proprio per questo, molti narcisisti amino giocare al casinò on line per mettersi alla prova e sentirsi sempre superiori. Ovviamente, dovranno essere fatti ulteriori studi essendo questa, al momento, una diceria.

Necessita di continue conferme da parte degli altri, altrimenti la sua sicurezza di fondo si abbassa in maniera considerevole. Se gli si danno molte certezze non si fa altro che aumentare ulteriormente il grado di narcisismo già presente in principio.

Il tentativo di manipolazione, in forma soprattutto emotiva, è uno dei punti di forza del narcisista. Cerca di portare la persona dalla sua parte proprio per rinsaldare l’effetto autostima. Le bugie fanno parte del suo repertorio consolidato e non è quel tipo di individuo che accetta facilmente una critica. Tutt’altro. Alla fine dovrà sempre avere ragione lui e se si va allo scontro si rischia di peggiorare soltanto la situazione.

Michela Regini
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