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26 Giu

Le panchine letterarie, supporto alla lettura

Le panchine letterarie, supporto alla lettura-2

Con le panchine letterarie, arte e letteratura un binomio vincente.

Arte e letteratura si sposano e danno vita a qualcosa di bello per gli occhi e per la mente suscitando nei passanti curiosità e meraviglia e nello stesso tempo fa pensare e invogliare a comprare e a leggere. Si parla in questo caso delle 50 coloratissime panchine letterarie, le cosidette Bookbenches. Realizzate a Londra, nell’estate del 2014, volute dalla National Literary Trust, un’associazione culturale londinese no- profit, in collaborazione con Wild in Art e collocate in quattro diversi quartieri della città: Bloomsbury Trial, City Trial, Greenwich Trial e Riverside Trial. L’associazione dal 1983 si occupa di visionare e migliorare il livello culturale delle aree più svantaggiate del Regno Unito e della capitale.

Leggere di più.

L’iniziativa vuole promuovere e invogliare soprattutto i giovani inglesi a leggere di più. Un’idea creativa che ha riscosso un successo di critica e di pubblico inaspettato. L’associazione, supportata da Kate Middleton, ha affidato ad artisti locali e illustratori il compito di dipingere le panchine ispirandosi ai libri più amati. Il 7 ottobre sempre di quell’anno le Bookbenches sono state messe all’asta al Southbank Centre per raccogliere fondi a favore del Trust perché possa promuovere altri progetti come questo, per tutti i bambini e gli adulti che vogliono leggere ma non hanno i mezzi. Ogni seduta, a forma di libro aperto, illustra capolavori della Letteratura Classica e Contemporanea inglese, da Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol a Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding, Le cronache di Narnia di Lewis.

Sitting with Jane: 25 panchine dedicate a Jane Austen, nel 2017.

Arte e letteratura un binomio vincente non isolato. Un’altra città britannica, Basingstoke, sta preparando una nuova e simile iniziativa per celebrare la vita e l’opera della scrittrice Jane Austen, in occasione del bicentenario della sua morte. “Sitting with Jane” ovvero 25 panchine a forma di libro con illustrazioni tutte ispirate alla grande autrice e realizzate da artisti. Le panchine letterarie saranno installate in città: dal 17 giugno al 31 agosto, dopo, anche in questo caso, andranno all’asta per raccogliere fondi a favore di una onlus locale, Ark Cancer Centre Charity.
I luoghi di questo percorso artistico all’aperto ispirato a Jane Austen non sono ancora stati resi noti, ma grazie a mappe e persino ad un’app saranno facilmente trovati.

Panchine letterarie anche a Napoli, un’idea vincente.

Arte e letteratura un binomio vincente anche a Napoli, per ora presente all’Aeroporto di Capodichino, dove dal 2015 sono state collocate alcune «panchine d’artista», monocromatiche ed essenziali, ispirate al tema del viaggio con citazioni di Goethe, Elsa Morante e Charles Baudelaire. Senza dimenticare i versi di alcune canzoni dell’indimenticabile Pino Daniele. Sedute ideate e disegnate dall’architetto napoletano Marco Zagaria “Ma le frasi, in questo caso, non le ho scelte io» racconta. “Mio è il progetto, l’idea di un foglio che si fa supporto di un’attesa, di un tempo che può essere speso riflettendo a partire da una frase. E le sedute traforate sono ispirate alle schede degli apparecchi musicali di fine Ottocento”.

Non solo a Capodichino ma altri tentativi di panchine letterarie.

Non solo a Capodichino, altri tentativi di panchine letterarie li troviamo nel Parco del Miglio d’oro ad Ercolano e a Procida. Anche in questi casi però sono frasi e/o parole scritte sullo schienale di Martin Luther King, Einstein, Gandhi o dell Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupéry.  Le panchine “colte” mancano, dunque, in una città come Napoli che ne avrebbe di materiale in quanto ricca di storia, cinema, musica, tradizioni, leggenda, arte e letteratura. Basta citare alcuni dei grandi quali Virgilio, Leopardi, M. Serao, Totò, E. De Filippo, Murolo che hanno dato un notevole contributo alla città partenopea facendola conoscere al mondo intero.

 

Cristina Gragnaniello

Staff
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