Il turbante…che stile!

La moda del turbante arriva dalle lontane terre persiane e da lì, passando per diversissime culture e religioni, è approdato negli ultimi anni nelle collezioni moda di numerosi fashion designers, affermandosi come accessorio decisamente chic. In Oriente, anticamente erano in prevalenza gli uomini a indossare il turbante. Nella cultura dell’Islam era usato per coprire il capo di quanti perivano di morte inattesa, in India era differente a seconda della casta e della città di origine di apparenza di un uomo. Scenari totalmente diversi rispetto al contesto che ha visto poi comparire il turbante in Occidente alla fine del 1600 sul capo della della fanciulla del ritratto del pittore olandese da Jan Vermeer nel celebre dipinto “La ragazza con l’orecchino di perla” (anche noto come La Ragazza con il turbante).

Il turbante è negli anni diventato progressivamente il simbolo di una condizione femminile complessa e piuttosto disagiate. Basti pensare alle schiave afroamericane impegnate negli immensi campi di cotone oppure alla servitù degli Stati Uniti del Sud, ed alle operaie che durante la guerra lo utilizzavano per fasciarsi il capo evitare così che i capelli si incastrassero nei macchinari di lavoro. Negli anni ’20 fu lo stilista francese Paul Poiret a caratterizzare il turbante con eleganza e stile vestendo attrici, celebrità come Greta Garbo e Diana Vreeland ed in seguito le regine “black” del jazz e del soul come Nina Simone, intente a riprendere questa moda per ricordare con orgoglio le loro radici.